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Bersani Vs Berlusconi ed un sogno che non si avvererà mai

Scusate, ho fallito, mi dimetto.
Sono una brava persona e volevo provarci. Pensavo anche di riuscirci, ma non avevo capito che non sono la persona giusta al momento giusto.
Questo paese ha bisogno di entusiasmo, voglia di fare, caparbietà e sogno.
Ed io invece sono solo un volenteroso portatore d’acqua.
Pensavo di essere il punto di equilibrio tra vecchio e nuovo, volevo passare alla storia come colui che ci è riuscito.
Ed ho fallito.
Vi chiedo scusa. Dovevo ascoltare le voci della pancia del paese, invece ho ascoltato le mummie.
Ed abbiamo perso.
Ma non solo le elezioni, ma l’appuntamento con la svolta.
Io e tutti gli alti dirigenti abbiamo fallito.
Mi dimetto e lascio a Matteo Renzi la guida del PD, affinché possa traghettare – insieme a tutti i giovani d’Italia – fuori dal pantano un paese che al 50% per colpa nostra è affondato nella melma.

Distinti saluti.
P. Bersani

Anche questa volta ho vinto, perché sono il migliore.
Beh forse non è che ho vinto, ma di certo non ho perso, e questo mi fa godere come un pazzo.
E come diceva il grande Marco (Van Basten) è meglio ritirarsi quando si ha ancora successo, ed io voglio fare questo.
Lascio.
Lascio oggi con l’Italia che mi acclama.
Voglio passare alla storia come colui che per il bene del proprio paese ha capito di cosa avesse bisogno il paese.
Ed il paese non ha bisogno del più grande politico di tutti i tempi, bensì ha bisogno di stimoli, entusiasmo, esempi di valore.
Quindi faccio un passo indietro ed Angelino Alfano guiderà il paese fuori dal pantano.
Ogni tanto gli telefonerò per suggerirgli cosa fare, ma grazie ai miei insegnamenti riuscirà a far risorgere la nostra fantastica Italia.

Con stima,
S. Berlusconi

Christoph Waltz, un vero mito!

Dopo 10 minuti di film ho sperato ardentemente che vincesse l’Oscar ed è stato così:

Christoph Waltz miglior attore non protagonista per Django!

Le scelte d’acquisto e l’evoluzione dei consumatori (Zero Moment of Truth)

Internet ha influenzato i processi d’acquisto? In che modo? Quali fasi del processo vengono toccate?

Jim Lecinski nel suo handbook ZERO Momenth of Truth ci offre spunti interessanti e ci mostra come i consumatori si siano profondamente evoluti grazie alla rete. I marketer quindi non possono far altro che analizzare bene questi fenomeni e comportarsi di conseguenza.

Secondo la teoria dello Zero Moment of Truth “l’utente/consumatore oggi riesce a farsi un’idea di ciò che desidera acquistare molto prima di entrare in un negozio fisico e prendere il prodotto dallo scaffale. S’informa attraverso blog e recensioni, segue i consigli degli amici sui social network e alla fine esce a fare shopping più consapevole e informato.

Si parla in altre parole di un nuovo modello di marketing.

Se prima, infatti, il processo d’acquisto si articolava in 3 fasi:

  1. Stimolo: pubblicità e leve promozionali
  2. First Moment of Truth: esperienza dell’utente/consumatore all’interno del punto vendita
  3. Second Moment of Truth: utilizzo del prodotto

Adesso all’interno di questo modello – tra le varie fasi e anche all’interno di ogni singola fase – troviamo i cosiddetti Zero Momenth of Truth, ognuno con le proprie specificità e diversità.

Citiamone qualcuno:

  • il responsabile degli acquisti di un’azienda guarda in internet i listini dei diversi fornitori prima di contattarli per un preventivo;
  • una mamma in macchina che aspetta il figlio che esce da scuola naviga sui social con il suo smartphone;
  • un ragazzo alla fermata dell’autobus guarda video di sportivi famosi sul suo tablet alla ricerca del miglior paio di scarpe.

In parole povere, oggi per essere competitivi avere un sito Web, è necessario, ma non più sufficiente.

Bisogna guardare le cose più in profondità, cambiando mentalità e cominciando a pensare che le scelte dei potenziali consumatori vengono in primo luogo influenzate dall’esperienza d’uso fatta da altre persone, e che in questo meccanismo la rete (in tutte le sue derivazioni) gioca e giocherà sempre di più un ruolo fondamentale.

La perfezione dell’universo

[Vita vissuta 15 febbraio 2013]

Mentre lui finalmente si addormenta, suona la sveglia.

L’universo è un insieme invisibile di ingranaggi perfetti. Noi siamo solo delle piccole rotelline sbadiglianti.

Mi faccio un caffè :-)!