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La strategia “a-Social” di Goldenpoint

La questione della nota radio sulla delocalizzazione & Co. è ormai sulla bocca di tutti, non fa più scalpore. Ha però degli effetti collaterali: permette di venire a conoscenza di tanti particolari che fanno riflettere.

Grazie a Riccardo Esposito, infatti, vengo a conoscenza di questo fantastico documento denominato “Community Manifesto” della Goldenpoint .

In pratica c’è scritto e quindi te lo dicono chiaro e tondo: mandaci tutti i messaggi che vuoi, commenta, critica, esponi le tue idee, ma se non ci piacciono, se le riteniamo off-topic, se sono fuori argomento saranno moderati.

Insomma se non ci piace quello che hai scritto ti CANCELLIAMO, ti BANNIAMO, ti CENSURIAMO.

Beh, mi permetto solo di dire che non condivido la strategia. Forse è giusta, forse è sbagliata, ma io non la condivido.

Un’azienda che decide di avere una fanpage dovrebbe infatti porsi queste domande:

  • se non voglio dialogare – SU TUTTO – con i miei utenti che ci sto a fare sui social network?
  • chi decide cosa è possibile scrivere e cosa no su questa pagina? quali argomenti trattare?
  • che tipo di rapporto sto instaurando con coloro che “dovrebbero” acquistare i miei prodotti?

Decidere di dotarsi di un “manifesto” così poco Social mi pare una grave mancanza di rispetto nei confronti degli utenti. E il rispetto, così come la fiducia, sono i fattori determinanti di qualsiasi strategia di marketing digitale.

O almano così la penso io 🙂 !

Pubblicato da Gabriele Granato

Founder @ 3d0 - Docente @ LUMSA - Presidente @ Fare Digitale - Papà orgoglioso. Credo nella cultura digitale e nel meraviglioso sorriso di mia moglie.