fbpx

Il Web è opportunità

Prendete due ragazze che cantano bene (meglio se carine ma non è indispensabile), una canzone famosa, una telecamerina, Youtube e tanto talento.
E puff, il gioco è fatto. Un video realizzato senza tanti fronzoli gira tutto il mondo.

Non è che sia proprio automatico il successo, ma possibile.
Di certo più possibile di 10 anni fa, per non parlare di 20 o più. Insomma, oggi si ha l’opportunità.

Questo è il Web: opportunità.

Se poi si aggiunge il merito, il talento e la competenza, allora sì che il gioco è fatto :-)!

Apriti il sito: l’inutilità dannosa che sconforta

Ed eccone un altro che ti permette di farti il sito Web da solo (effettivamente se ne sentiva la mancanza).
Registri il dominio, scegli la grafica, addirittura puoi creare un catalogo di 20 prodotti, pagabili dai tuoi clienti tramite Paypal… wow :-).

Il prezzo è modico, anzi nullo, per chi vuole fare veramente business online.

Il vero costo – altissimo – da pagare è il tempo che si perde; perché poi quando ci si accorge che non serve a nulla, forse sarà troppo tardi per recuperare il terreno perso.

Qualcuno potrebbe obiettare che mi rode perché è un servizio che fa concorrenza a quelli che offriamo noi (per chi non lo sapesse: 3d0 Digital Agency).

Beh sì mi rode, ma non per questo motivo.
Mi rode perché questi sistemi non aiutano il settore a svilupparsi, ad innovarsi, ad offrire servizi a valore aggiunto. Mi rode perché si prendono in giro gli utenti, non esistono formule magiche.
Mi rode perché se vogliamo che le nostre strade siano più sicure, dobbiamo spingere le persone a portare le loro automobili nelle officine specializzate, e non ad aggiustarsele autonomamente nel proprio garage (o addirittura a costruirsele).

Noi da quelli bravi abbiamo solo da imparare.

Quindi ben venga la concorrenza, ma verso l’alto. E’ la discesa verso “l’inutilità dannosa” che mi sconforta.

Questo è Contro Natura!

Questa foto rappresenta un atto “Contro Natura“: il leone non può non divorare la piccola antilope.
Così c’è scritto!
O forse non esiste qualcosa contrario alla natura?

E se esistesse solo la natura nelle sue innumerevoli forme?

Un fiore contro le mine antiuomo

Finalmente Wired Italia ci offre una notizia veramente interessante, ma soprattutto entusiasmante: l’innovazione (per giunta low cost) come ‘arma’ contro la crudeltà e la violenza.

“Sembra un soffione gigante, ma è una scultura cinetica che salva la vita. Si chiama Mina Kafon ed è uno sminatore in bambù e plastica riciclata.
Il funzionamento è molto semplice: spinto dal vento, Kafon rotola sui territori minati. Con i suoi 70kg, il congegno simula la pressione di un copro umano e attiva la denotazione dell’ordigno, mentre lo schermo in bambù ne assorbe l’impatto.
A ogni scoppio Kafon perde qualche gamba, ma le grandi dimensioni gli consentono di mantenere la stabilità necessaria per continuare il suo percorso di bonifica.”

L’idea è di un designer afghano, Massoud Hassani, che ci fa sperare in un futuro migliore, molto migliore.

Queste sono le idee 3.0 di cui il mondo ha un disperato bisogno!

Un patto fra le generazioni

Questo è il sistema previdenziale. Un patto fra le generazioni, niente di più e niente di meno, e così va visto e accettato.

Io che sto bene, con il mio lavoro – accettando di vivere in un paese civile e democratico – devo contribuire al sostentamento di coloro che per vari motivi non sono autonomi. In particolare di tutte quelle generazioni che mi hanno preceduto e che ora non sono più in grado di auto-sostenersi.

Non sto dando dei soldi ad una cassa previdenziale e poi un giorno li riavrò indietro. Non sto facendo un prestito allo Stato. Sto semplicemente aiutando a vivere una vita civile e decente chi mi ha preceduto e chi si trova in difficoltà. Così come mi aspetto faranno le generazioni che mi succederanno con me.

Capisco che è difficile, ma dobbiamo entrare in questa mentalità se veramente vogliamo costruire un paese civile ed offrire un futuro degno soprattutto ai nostri figli e nipoti e non solo alla nostra generazione e a quelle che ci hanno preceduto.

Ciò comporta sacrifici, per tutti. Inutile girarci intorno, tutti.

Chi guadagna di più deve contribuire di più. Chi può lavorare più a lungo deve lavorare più a lungo. Chi percepisce una pensione molto più elevata degli sforzi effettivamente fatti durante la sua vita lavorativa deve ora contribuire maggiormente cedendo alcuni dei propri “diritti acquisiti”.

E’ un patto fra le generazioni: dobbiamo farlo per i nostri figli.

Capisco che è difficile. Fino ad ora abbiamo visto individui andare in pensione a 38 anni e altri percepire 3 o 4 emolumenti cumulandoli tra loro, perché mai dovremmo farli noi i sacrifici? E’ vero, non dobbiamo farli solo noi. Ma non devono farli neanche solo loro.
Dobbiamo farli tutti, perché mentre loro si spartivano il bottino noi stavamo a guardare, quindi è anche colpa nostra.

E’ un patto fra le generazioni: io voglio farlo per mio figlio. DEVO farlo per mio figlio!