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SI, perché voglio un futuro VERO

Io non sono contro il “nucleare“, in quanto tale. Il nucleare è una tecnologia, uno strumento, un mezzo. E non si può essere contro una tecnologia.

Al massimo è possibile scegliere una tecnologia piuttosto che un’altra. Una visione politica piuttosto che un’altra. Un futuro piuttosto che un altro.

Ed è per questo che andrò a votare SI al referendum:

  • perché voglio un altro sviluppo, uno sviluppo green, nuovo, tecnologico, pulito, rinnovabile;
  • perché voglio un’altra visione politica, una visione politica attenta alle prossime generazioni, che non metta al centro di tutto lo sviluppo economico, ma la salute ed il benessere di tutte le persone;
  • perché voglio un’altra tecnologia, una tecnologia buona, omeopatica, che al massimo non serva a niente, ma non pericolosa;
  • perché voglio un futuro VERO, un futuro in cui le nuove generazioni possano vivere in serenità e senza paure.

In bocca al lupo Napoli!

Vivo Napoli quotidianamente, ma – per fortuna o purtroppo – non non ho votato alle ultime elezioni.

Ho le mie idee e convinzioni politiche, ma in questo momento mi sembrano superflue, inutili. I sentimenti che ora provo sarebbero stati gli stessi chiunque fosse diventato sindaco.

Ora come ora, infatti, mi sento solo di dire che la città è sull’orlo del baratro, in coma profondo se non proprio morta. Speriamo perciò che questa sia la volta buona, anche perché probabilmente è anche l’ultima.

Quindi, con il cuore, in bocca al lupo Napoli, in bocca al lupo!

Punti di vista pasquali

Ogni anno, a Pasqua, (tralasciando la parte spirituale della festa) ho delle abitudini consolidate: 1) guardare questa vignetta, 2) ridere a crepapelle e 3) riflettere sulla relatività della vita!

Guardare le cose da altri punti di vista ci rende migliori, consapevoli che la vita non ha parametri assoluti, non tutto è “bene” sempre e comunque; così anche nel “male” spesso si possono nascondere lati positivi.

Quindi, la domenica di Pasqua, quando sarete a tavola con i vostri cari, felici, sereni, sazi, sappiate che proprio in quel momento – dall’aldilà – un innocente agnellino vi starà mandando a fan…!

La mano destra del diavolo

Buona parte della gratitudine che devo ai miei genitori è perché mi hanno presentato Trinità quando ancora non avevo compiuto 2 anni. E da allora credo di aver visto la “mano destra del diavolo” qualche centinaio di volte (un grazie anche a Rete4 che lo trasmette ogni 2 settimane) e di aver sognato di dormire su una lurida branda dietro un cavallo qualche migliaio.

Ciò che ancora i miei westerniani occhi ancora non avevano visto era il trailer cinematografico del film di Enzo Barboni: un piccolo capolavoro anch’esso!

C’è grossa crisi

Volevo dire al mondo e a tutti gli amici di Intennett che in questo momento c’è una grande crisi, c’è grossa grisi, c’è molta violenza, c’è molto egoismo… qua la gente non sa più… quando stiamo andando su questa tera, qua la gente non sa più… quando stiamo facento su questa tera!

C’è grossa crisi…

… se dopo 50 anni la Salerno-Reggio Calabria ancora non è finita ma è a pedaggio

… se Napoli è ancora una volta sommersa dai rifiuti e nessuno ci fa più caso, soprattutto i napoletani

… se la gente pensa che fumare in metropolitana sotto il cartello “vietato fumare” sia giusto perché i treni fanno sempre ritardo

… se al parlamento italiano viene invitato e accolto con tutti gli onori istituzionali il comitato contro l’abbattimento delle case abusive

… se l’associazione ex detenuti organizzati fanno una manifestazione per chiedere più sicurezza (giuro l’ho vista con i miei occhi)

C’è grossa crisi se perdiamo la speranza, se perdiamo la voglia di migliorare il mondo e darlo più bello, più sereno, più profumato ai nostri figli.

C’è grossa crisi perché non ci crediamo più. Oppure ci crediamo ma non abbiamo più la forza e la voglia di combattere. C’è grossa crisi perché siamo stanchi, tristi e scoraggiati.

C’è grossa crisi, eppure qualcosa dentro di me, dopotutto, mi dice che ce la faremo 🙂