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Edward De Bono – Pensiero Laterale

Il famoso psicologo maltese Edward De Bono è passato alla storia grazie all’invenzione del cosiddetto “pensiero laterale“, una modalità di risoluzione di problemi logici che prevede un approccio indiretto ovvero l’osservazione del problema da diverse angolazioni, contrapposta alla tradizionale modalità che prevede concentrazione su una soluzione diretta al problema.

Mentre una soluzione diretta prevede il ricorso alla logica sequenziale, risolvendo il problema partendo dalle considerazioni che sembrano più ovvie, il pensiero laterale se ne discosta e cerca punti di vista alternativi prima di cercare la soluzione.

Le applicazioni pratiche, soprattutto nelle tecniche di marketing, sono moltissime.

L’esempio più famoso di pensiero laterale applicato all’innovazione di prodotto è il conosciutissimo ovetto di cioccolato Kinder: fantastica invenzione che da un punto di vista puramente logico sarebbe impossibile da immaginare, ma che utilizzando il marketing laterale scaturisce grazie alla disgregazione delle logiche mentali consolidate.

Il Marketing Laterale

Nei mercati saturi da un’offerta crescente di prodotti fra loro simili e costituiti da consumatori sempre meno sensibili ai messaggi pubblicitari, gli strumenti fondamentali del marketing si dimostrano profondamente inadeguati rispetto alle esigenze di sviluppo delle vendite e della quota di mercato delle imprese. Da ciò deriva la necessità di ripensare il marketing tradizionale con lo scopo di aprire nuove strade e nuovi canali di vendita.

Uno schema utile per rivitalizzare il marketing tradizionale è quello offerto da Kotler e Trias de Bes che ci propongono il cosidetto marketing laterale.

Nei suoi termini essenziali l’idea si basa sul passaggio da un concetto “marketing verticale” a uno di “marketing laterale“: mentre il primo si fonda su un processo di segmentazione-posizionamento nel mercato obiettivo, il marketing laterale si basa sul riconoscimento del sistema dei bisogni come punto di partenza di ogni processo di creazione di valore da parte dell’impresa. L’impresa non studia il mercato per proporre prodotti, ma produce idee e servizi partendo dai bisogni delle persone.

In altre parole il marketing laterale è un processo operativo che, se viene applicato ai prodotti o ai servizi esistenti, genera nuovi prodotti o servizi innovativi rispondenti a bisogni, utilizzi, situazioni o target al momento non soddisfatti (pensiamo al concetto di “barrette ai cereali” oppure al processo mentale che ha portato all’inserimento di un giocattolo all’interno di un uovo di cioccolato).

“Le idee di marketing che oggi si rivelano più efficaci si basano su un diverso paradigma rispetto alla semplice definizione di un mercato e alla continua segmentazione o all’incessante riposizionamento. Le vere novità scaturiscono dal pensiero laterale e da una mentalità propria del marketing laterale.”

Il marketing laterale non sostituisce il marketing tradizionale (verticale), ma ne è un complemento. L’obiettivo è considerare il mercato come un modello flessibile e operare in modo da riorganizzarlo per svilupparne uno nuovo. Il processo del marketing laterale è in grado di creare nuove categorie, ridefinire i business e almpliare la missione aziendale.

Chi vince i Mondiali?

L’Albo d’oro dei mondiali parla chiaro. Ai mondiali vince l’alternanza.

Una volta il Sud America e un’altra volta l’Europa.

Solo due volte questo triste destino non si è compiuto: nel 34 e 38 ha vinto l’Italia e nel 58 e 62 il Brasile.

Poi, come dimostra lalbo d’oro, sempre l’alternanza:

1930 URUGUAY (Sud America)

1934 ITALIA (Europa)

1938 ITALIA (Europa)

1950 URUGUAY (Sud America)

1954 GERMANIA OVEST (Europa)

1958 BRASILE (Sud America)

1962 BRASILE (Sud America)

1966 INGHILTERRA (Europa)

1970 BRASILE (Sud America)

1974 GERMANIA OVEST (Europa)

1978 ARGENTINA (Sud America)

1982 ITALIA (Europa)

1986 ARGENTINA (Sud America)

1990 GERMANIA (Europa)

1994 BRASILE (Sud America)

1998 FRANCIA (Europa)

2002 BRASILE (Sud America)

2006 ITALIA (Europa)

2010… Sarà una corsa a due tra Argentina e Brasile, o ci sarà spazio anche per l’Uruguay?

Building the Future

Il modo migliore per predire il futuro è inventarlo.

Siamo noi gli artefici del nostro destino.

Se vuoi qualcosa, vai e prenditelo. O almeno provaci, con tutte le forze di cui disponi. Mettici l’anima, il coraggio, il talento. E la cultura, l’intelligenza, l’ironia, la pazienza. Mettici tutto te stesso.

Disegna il tuo progetto, guarda avanti, immagina la tua vita. E poi, costruisci il tuo futuro.

Ps. probabilmente anche facendo tutto ciò, la vita non sarà mai come la desideri tu, ma il modo migliore per predire il futuro è inventarlo!

Le pratiche di mercato vincenti (secondo Kotler)

Esistono delle formule che assicurano il successo delle attività di marketing? Beh, ogni caso andrebbe analizzato, ma l’esperienza ci suggerisce delle pratiche di marketing universalmente riconosciute:

  1. avere successo grazie a una qualità superiore
  2. avere successo attraverso un miglior servizio
  3. avere successo attraverso prezzi inferiori
  4. avere successo attraverso un’elevata quota di mercato
  5. avere successo attraverso l’adattamento e la personalizzazione dei prodotti
  6. avere successo attraverso il miglioramento continuo dei prodotti
  7. avere successo attraverso linnovazione di prodotto
  8. avere successo entrando in mercati in forte sviluppo
  9. avere successo sopravanzando le aspettative dei clienti

Non esiste un approccio di marketing valido per tutte le situazioni, infatti un’impresa deve puntare a definire la propria unica combinazione di qualità e attività di marketing.