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Loro amano le donne

Questo è il modo in cui una nota discoteca di Arezzo ha deciso di pubblicizzare la serata dell’8 marzo, sull’onda del messaggio “We Love Women“.

Finezza, gusto, sensibilità, charme, quel giusto equilibrio tra vedo e non vedo, dico e non dico… insomma, in questa immagine c’è tutto ciò che di bello ha prodotto la nostra società attraverso le battaglie sui diritti civili e la parità tra sessi.

Ps. si nota chiaramente la mano di una donna nella realizzazione di questa splendida pubblicità.

Pps. per la verità si nota anche quella dell’uomo!

Come NON vendere casa sul Web

Se proprio vuoi vendere una casa sul Web (non è obbligatorio), devi inserire un annuncio su uno dei tantissimi portali immobiliari.

Descrivi la casa. Inserisci le foto, chiare e identificative. Specifichi tutti i dettagli, come per esempio il parcheggio, i vani, i metri quadrati e via discorrendo.

Però non giriamoci intorno: la cosa fondamentale rimane il prezzo.

Cosa? Non vuoi inserire il prezzo? Ahi ahi ahi, non funziona non funziona… Vabbè, ci vuoi provare lo stesso? Ok. Allora useremo la formuletta “Trattativa Riservata“.

Sappi però che non funzionerà, perché riceverai solo telefonate di persone che ti chiederanno proprio ciò che non vuoi dire, oppure in tanti non chiameranno perché penseranno che il prezzo è troppo elevato (nonostante non lo conoscano) per le loro tasche.

Vabbè, proviamoci lo stesso… eh no, eh. Questo è troppo!

Prima dici “Trattativa Riservata” e poi “Occhio al prezzo“? Ma a chi vuoi prendere in giro? Non ti sembra di esagerare?

Insomma, hai fatto di tutto per non vendere casa sul Web. E complimenti, secondo me ci sei riuscito alla grande :-)!

 

 

Il Marketing è cambiamento

Il marketing è cambiamento: cambia le azioni delle persone, la loro percezione della realtà, il modo di conversare e relazionarsi.
I cambiamenti che hanno successo tuttavia sono quasi sempre specifici, non generali. E’ quasi impossibile fare cambiamenti di massa, è invece possibile fare cambiamenti mirati.

Per questo motivo, la prima e più importante domanda da porsi è: “cosa vogliamo cambiare?“.

Se non si riesce a rispondere a questa domanda, è meglio fermarsi e non proseguire.

La sfida dei mass media è sempre stata quella di voler arrivare a tutti, o comunque alla maggior parte delle persone. Ma ormai tale proposito è andato: non è più possibile raggiungere, comunicare, entrare in empatia con tutto il pubblico.
Eppure, ancora oggi, la tentazione degli imprenditori, dei markettari, dei guru è quella di mettere su uno spettacolo che piacerà a tutti.

Ora che avete capito come va l’andazzo, quali sono le regole da seguire e da dove partire, andate e fate un prodotto, un servizio o una storia che funzioni, che abbia un “suo” pubblico.

E ricordatevi: non è possibile cambiare le risposte alle domande per abbinarle alle cose che sono state già fatte. E’ possibile invece cambiare il pubblico.
In poche parole è possibile cambiare le persone che ci ascoltano, ma non possiamo modificare ciò che vogliono ascoltare e i valori in cui credono.

Il marketing è cambiamento

Traduzione liberamente tratta da “You can’t change everything or everyone, but you can change the people who matter” di Seth Godin.

Il mestiere più bello e difficile del mondo

E’ il mestiere più difficile del mondo, oltre che il più bello.

Genitori non si nasce, ma si diventa. Qualcuno prima e qualche altro dopo. Alcuni invece, nonostante una prole abbondante, non riescono a diventarlo: ma questo è un altro discorso.

Insomma, si diceva, essere papà, fare il papà, sentirsi papà è difficile: mille pensieri, complicazioni, stress.
E’ sempre stato così e così sempre sarà. Tuttavia oggi le modalità, le attività, i compiti e le responsabilità sono completamente diverse.

Il mondo del lavoro è cambiato, la società è cambiata, i ritmi di vita impongono stravolgimenti radicali ed epocali.

Un “papà contemporaneo tipo” probabilmente accompagna il figlio a scuola, sta a casa con lui quando è ammalato, lavora di notte per poter avere più tempo libero ed andare a guardare il saggio di danza della figlia.

Un “papà tipo di 20 anni fa” non lo immaginava neanche. Cucinare? Fare la spesa? Cambiare il pannolino? Ma quando mai… 🙂

Invece oggi è così.
Perché da un lato i papà hanno capito che corrono il rischio di vedersi sfuggire la bellezza degli anni più belli di un figlio; dall’altro perché le mamme hanno capito che oltre la famiglia c’è un mondo da vivere e scoprire.

Esigenze giuste e legittime. Il difficile è trovare il giusto equilibrio.

Ed è qui che deve intervenire la politica: flessibilità, telelavoro, meno burocrazia, aiuti alle mamme lavoratrici. Tutto questo è indispensabile in una società moderna, che ogni giorno cambia e si adegua. Anche da qui passa il futuro di questo paese.

E ora scusatemi che devo portare il bimbo dal medico, ha un po’ di febbre… :-)!

Quando il giorno incontra la notte

Paura dell’ignoto, paura delle nuove idee,  pregiudizi… non ci si basa su qualcosa di reale ma sul “se una cosa è nuovo la rifiuto immediatamente perché mi spaventa“.

Ci atteniamo sempre su ciò che è familiare.

Invece per me le cose più belle di tutto l’universo sono le più misteriose.