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Straordinario: come una Mucca Viola

Da “La mucca viola” di Seth Godin:

Ecco un curioso paradosso: in un mondo che diventa sempre più instabile, la gente ricerca sicurezza. Vuole eliminare il più possibile il rischio dal business e dalla carriera.
Erroneamente quasi tutti pensano che per avere sicurezza si debba essere prudenti, ci si debba nascondere, e il numero di chi si dedica alla creazione di mucche viola (progetti straordinari) è in continua diminuzione.
Al contempo, tuttavia, il mercato diviene sempre più veloce e fluido. E così, anche se il numero di chi cerca di essere una Mucca Viola continua a diminuire, i vantaggi dall’esserlo continuano ad aumentare.

Straordinario[stra-or-di-nà-rio] agg., s. (pl.m. -ri) non ordinario, fuori del consueto.

Straordinario: è questa la parola d’ordine dei giorni nostri, tutti la pronunciano ma pochi la concretizzano.

Straordinario: non è un sogno, ma la voglia e la caparbietà di realizzarlo… quel sogno.

Voglio Ciampi Premier

Silvio va via, ok. Non mi dispiace, anzi. Ma ora che si fa? E’ lecito chiederselo.

Così come dobbiamo chiederci:

  • si andrà a votare con la stessa legge porcellum (vera porcata) oppure si torna al matterellum (vera porcata)?
  • le province verranno finalmente disintegrate dalla faccia della terra?
  • si investirà come mai fatto prima sulle nuove tecnologie, sul verde e sull’innovazione?
  • le caste verranno smantellate a suon di picconate?
  • le pensioni verranno rese coerenti con la modernità, evitando guerre generazionali?

E chi farà tutto questo: Vendola, Casini o Bossi? Fini o Bersani? Tutti insieme come una grande ammucchiata?

Non fraintendetemi: Berlusconi in questo momento è il peggio che ci possa essere, la mia paura però è che tutti gli altri se si impegnano riusciranno ad emulare il maestro.

Ho un sogno: vorrei Ciampi premier con pieni poteri e tanti giovani al suo fianco (sceglierebbe sicuramente i migliori e i più preparati), in 12 mesi cambierebbe il volto di questo martoriato paese.

Anzi, ho sbagliato, non vorrei, io VOGLIO CIAMPI PREMIER!!!

Coltivare le orchidee e sentirne il profumo

Il messaggio di fondo di un bellissimo libro che ho appena letto è:

la vita non è un giardino di orchidee ma si può scegliere di coltivarle per far cambiare in meglio le cose. Ma se decidiamo di coltivarle, dobbiamo impegnarci ogni giorno per trasformare le nostre esistenze in luoghi belli come giardini.

(La forza del gruppo, l’etica come chiave del successo)

Insomma bisogna diventare dei giardinieri, coltivando relazioni, amicizie, sogni e illusioni, seguendo i giusti principi e valori. Solo in questo modo la nostra vita privata e professionale diventa “bella“, degna di essere vissuta.

Il senso dell'orchidea

Ogni mattina mi sveglio e coltivo il mio giardino per realizzare, o tentare di realizzare, tutto questo, ovvero dare un senso alla mia orchidea:

sentire il profumo dei fiori
vivere in un mondo senza mafie
toccare la rugiada
vivere secondo etica
camminare nei prati
lasciare a mio figlio un mondo più giusto e pacifico.

Probabilmente non saremo noi a godere del giardino di orchidee, ma qualcun’altro, magari i nostri figli o nipoti. Non importa. Anzi, avremo lasciato un segno, piccolo ma concreto, tangibile, a coloro che danno veramente senso alla nostra vita.