Non vanno mai in giro per il web alla ricerca di segreti!
Buona giornata a tutti 🙂
Su National Geographic Channel da stasera 15 settembre 2015 alle 21.25 torna la seconda stagione di “Stupidi al Quadrato“, anticipata da una campagna social molto, molto divertente e ben fatta 🙂
Troviamo una serie di illustrazioni fatte veramente bene.
Si parte da uno stupidi al quadrato con Effetto Magnus:
Stupidi al quadrato e la forza di frizione.
Come cadere “bene” dalla bicicletta è importante per non passare da stupidi 😉
Anche piegare le ginocchia serve a non farsi male durante una caduta.
Gli stupidi poi ci spiegano anche quanto volte saltano i pallavolisti durante una partita, tante… tante…
Richard Hammond ci accompagna per una interminabile raccolta di sfortunati incidenti e brutte figure, complice un eccessivo coraggio o semplice incoscienza.
Ogni settimana Stupidi al quadrato ci presenta più di 50 clip di straordinari errori che, grazie ad animazioni ad hoc e all’uso di un super slo-mo, ci aiuteranno a capire la fisica, la chimica e la biologia, presentando dettagli forensi per spiegare l’aspetto scientifico dietro all’irrazionalità umana. E se gli incidenti degli essere umani possono essere divertenti, nei nuovi episodi scoprirete che quelli degli animali lo sono ancora di più!
Gattini imbranati, cani speciali e animali selvaggi che si trasformano in bestioline adorabili con le loro avventure spericolate, se vi piacciono Stupidi al quadrato è la trasmissione fatta per voi!
Se la morale è l’insieme dei valori e principi che ci vengono dettati dalla coscienza individuali e secondo i quali l’uomo agisce, ecco che il diritto sono quelle norme che lo Stato sanziona con i propri tribunali e con la propria forza esecutiva.
In pratica le norme morali sono le libere scelta che come individui facciamo ogni giorno (l’educazione e il contesto ambientale giocano un ruolo fondamentale, ma tutto sommato si ha sempre la possibilità di cambiare idea e modificare la propria condotta morale), invece le norme di diritto che ci vengono imposte da un soggetto superiore dotato di forza impositiva e decisionale.
Tra questi due estremi si posiziona l’etica.
Secondo una visione etica i valori comportamentali non sono liberamente scelti (morale) e ne imposti da un soggetto dotato di imperio (diritto), bensì sono condivisi in una relazione intersoggettiva che si sviluppa entro uno “stare-insieme” relativamente stabile.
Secondo Hegel, sono le relazioni etiche quelle che tengono insieme gli individui e consentono il coordinamento intersoggettivo dell’agire, così come sono le relazioni etiche esistenti a costituire il vero criterio su cui fondare l’agire individuale.
Se trasponiamo questi concetti nell’analizzare le azioni di un’organizzazione imprenditoriale è chiaro che l’etica aziendale non è determinata tanto dal contenuto dei suoi comportamenti, quanto dalla fonte della doverosità di quei comportamenti.
Il comportamento è etico solo quando è l’esito di un incontro, di una relazione, di una scelta condivisa tra l’azienda e coloro che ne fanno parte.
Ciò avviene non perché ci sono delle leggi che lo impongono e non perché dei valori morali inducono la nostra coscienza a tenere determinati comportamenti.
Quest’incontro avviene perché sono i singoli a decidere di agire eticamente e di costituire un gruppo.