Per attirare l’attenzione è necessario interessare.
Per rimanere ben impressi nella mente è necessario emozionare.
Per stabilire un rapporto è necessario coinvolgere.
P&G con il nuovo video per le Olimpiadi di Londra 2012 ci insegna come si fa!
Per attirare l’attenzione è necessario interessare.
Per rimanere ben impressi nella mente è necessario emozionare.
Per stabilire un rapporto è necessario coinvolgere.
P&G con il nuovo video per le Olimpiadi di Londra 2012 ci insegna come si fa!
Chiamatemi pazzo, ma io penso che questa crisi (perché oramai che c’è crisi lo sanno tutti, è scontato) sia un bene per chi abbia voglia di mettersi in gioco, di investire in innovazione e sviluppo, per chi ha il coraggio di inventare e reinventarsi.
Magari attraverso (e come potrei dire io il contrario?) un Web nuovo, veramente utile, realmente efficace, quindi allo stesso tempo semplice e fruibile: insomma quello che a me piace chiamare Web 3.0 :-).
Come me, anzi rubandomi gli appunti e copiando sfacciatamente il mio pensiero, si esprime anche un certo Albert Einstein che dice:
“Non possiamo pretendere che le cose cambino, se continuiamo a fare sempre le stesse cose.
La crisi è la più grande benedizione per le persone e le nazioni, perché la crisi porta progressi. La creatività nasce dall’angoscia come il giorno nasce dalla notte oscura. E’ nella crisi che sorge l’inventiva, le scoperte e le grandi strategie. Chi supera la crisi supera sé stesso senza essere superato.
Chi attribuisce alla crisi i suoi fallimenti e difficoltà, violenta il suo stesso talento e dà più valore ai problemi che alle soluzioni. La vera crisi, è la crisi dell’incompetenza. L’inconveniente delle persone e delle nazioni è la pigrizia nel cercare soluzioni e vie di uscita. Senza crisi non ci sono sfide, senza sfide la vita è una routine, una lenta agonia. Senza crisi non c’è merito. E’ nella crisi che emerge il meglio di ognuno, perché senza crisi tutti i venti sono solo lievi brezze. Parlare di crisi significa incrementarla, e tacere nella crisi è esaltare il conformismo. Invece, lavoriamo duro. Finiamola una volta per tutte con l’unica crisi pericolosa, che è la tragedia di non voler lottare per superarla.”