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Marketing Olistico

Il termine olismo deriva dal greco holon (όλος) che significa “tutto” o “insieme di cose” e rappresenta la teoria filosofica secondo la quale le proprietà di un sistema non possono essere spiegate tramite le sue componenti, ma solo attraverso l’unione di esse.

Per farla difficile, secondo l’olismo la sommatoria funzionale delle parti (componenti) è sempre maggiore della somma delle prestazioni delle parti prese singolarmente. Per esempio se abbiamo tre componenti di valore 1, la loro somma – in quanto insieme di cose – non è 3 come la matematica insegna, bensì un numero maggiore:

(1 + 1 + 1) > 3

Di solito per far comprendere l’olismo viene mostrato l’organismo biologico per eccellenza: il corpo umano. Questo è costituito da un insieme di organi tutti essenziali e importanti, ma acquistano valore solo se considerati come un’unità-totalità.

Il cuore è un organo essenziale, vitale, ma da solo non serve a niente.

Il principio fondamentale dell’olismo ci dice che le teorie scientifiche, economiche e sociali devono essere analizzate nella loro interezza e non solo in singoli aspetti (Tesi di Duhem-Quine).

Al pari di qualsiasi altra disciplina, anche il marketing – per essere efficace e utile – deve essere considerato dal punto di vista olistico. Solo una visione integrata e multidisciplinare che unisce armoniosamente tutti i canali e gli strumenti a propria disposizione può dar vita ad una strategia di Web Marketing di successo.

Dal Marketing Tradizionale a quello Digitale

Mohanbir Sawney e Philip Kotler alcuni anni fa, consapevoli delle enormi conseguenze derivanti dalla diffusione della Rete e l’adozione di Internet da parte di consumatori, imprese e istituzioni, nel loro articolo “Marketing in the age of information democracy” misero ben in evidenza che:

un marketing efficace nell’era delle informazioni accessibili (marketing digitale) richiede un cambiamento di tre assunzioni chiave“.

In particolare gli autori facevano riferimento alle seguenti trasformazioni nell’approccio del marketing tradizionale:

  1. il passaggio per il ruolo dei marketer da controllori degli scambi a facilitatori degli stessi. Nel nuovo scenario gli addetti al marketing devono rivedere il loro ruolo e facilitare le relazioni con i clienti, ascoltarli, invitarli a partecipare, lasciare che definiscano loro le nuove regole dell’engagement;
  2. i marketer devono modificare anche le policy alla base della loro attività, considerare positivamente le nuove tecnologie e gestire al meglio questa trasformazione all’insegna della trasparenza nelle informazioni, nell’accesso e nelle modalità di comunicazione delle stesse;
  3. bisogna infine considerare il passaggio di tempo ed energie da parte degli addetti marketing dall’acquisizione di nuovi clienti al servire in maniera completa e migliore quelli attuali (che poi attraverso il passaparola sono il miglior canale per nuove acquisizioni). Questo approccio richiede la volontà di capire il proprio target, ascoltarlo, interpretarne i bisogni: dalla customer acquisition alla customer retention.

Questa è la nuova metafora del marketing digitale: da cacciatori a giardinieri.

Invece di cacciare nuovi clienti, il nuovo ruolo del marketing è quello di coltivare una relazione di valore con i clienti e i loro amici.


Liberamente tratto dal libro “Marketing digitale” di Paola Peretti.

L’energia del WEB

Ripropongo qui una mia vecchia idea sul Web e la sua energia.

Il punto di partenza di questa idea è la famosa formula di Einstein E = MC², la quale stabiliva una relazione tra l’energia e la massa di un sistema fisico. Ma poi la scienza è andata avanti, anzi ha fatto passi da gigante. Studi e ricerche hanno spinto l’uomo verso limiti sconosciuti.

Uno di queste frontiere da superare è costituita dalla formula w(E)b = MC² ed in poche parole consiste in questo.

L’energia E si è evoluta in wEb, la rete. La massa M è la gente, le persone, il popolo, cioè noi che ogni giorno utilizziamo le nuove tecnologie informatiche. C invece è la velocità.

Su questo semplice rapporto si gioca la partita con e per il futuro: quanto più la gente (M) sarà brava e veloce (C) a cogliere le opportunità della nuova energia (wEb) tanto più le nostre vite e quelle delle prossime generazioni saranno migliori.

E allora sfruttiamo questa energia, utilizziamo il WEB.

Per il Marketing, il Web è una torta

La torta è buona, dolce, gustosa e ce ne sono di vari tipi per accontentare i gusti di tutti.

Oltre tutte queste succose caratteristiche, la Web-Torta (variante molto particolare di torta 🙂 ) ne ha un’altra di fondamentale importanza: è potenzialmente infinita, può crescere a dismisura.

Se oggi la Web-Torta può saziare 10 persone, domani ne potrà saziare con la stessa facilità 1.000 o milioni. Basta solo avere la pazienza di far conoscere a tutti la bontà della Web-Torta, educare i palati più ignoranti, diffondere la buona novella.
Condividere con gli altri le proprie esperienze, unire le competenze e migliorare sempre di più il prodotto.

E’ questo il compito principale del consulente di Web-Torta Marketing: migliorare e far amare a tutti questo fantastico prodotto.

Purtroppo però qui vengono le note dolenti, per due motivi fondamentali:

  1. non tutti i consulenti di Web-Torta Marketing hanno capito le potenzialità del prodotto;
  2. non tutti i sedicenti consulenti sanno veramente cosa sia una Web-Torta.

I primi cercano di accaparrarsi la fetta più grande, come le iene sulle carcasse. Si sbranano tra di loro. Vivono alla giornata ingozzandosi di quanta più torta sia possibile lasciando agli altri le briciole e distruggendo negli altri la voglia di torta. Desertificazione è la parola più adatta. Dove passano loro non cresce più niente.

Invece la Web-Torta va amata, seguita, migliorata. Va poi portata in giro, mostrata a chi non la conosce. Ingozzarsi e basta è un vero delitto!

I secondi – i sedicenti consulenti – al massimo sanno fare dei biscottini, la glassa, la decorazione, ma non hanno la competenza necessaria, l’esperienza e neanche la formazione per saper fare una buona Web-Torta.
Vorrebbero tanto saper fare una buona Web-Torta, hanno intuito le enormi potenzialità  e si spacciano per quelli che non sono. Vanno in giro presentando i loro biscottini (buonissimi, per carità) facendoli passare per delle torte di prima qualità. E purtroppo molti sprovveduti ci cascano.. e come se ci cascano.

Ma sai fare i biscottini? E fai i biscottini, punto! Non c’è niente di male nel fare i biscottini. I biscottini sono buoni, saporiti, piacciono a tantissimi, ma non sono una torta. Non lo sono e non lo saranno mai, rassegnati!

NdA: ogni riferimento a fatti, cose, persone, WEB, SEO, Social Media evangelist, Web Marketing specialist è puramente casuale.

Fetta di marcato

EC = MC (Every Company is a Media Company)

L’equazione trasformativa del Business.

Come dice Tom Foremski:

“Every company is a media company because every company publishes to its customers, its staff, its neighbors, its communities. It doesn’t matter if a company makes diapers or steel girders, it must also be a media company and know how to use all the media technologies at its disposal.

While this has always been true to some extent, it is even more important today, because our media technologies have become so much more powerful.

It is no longer a one-way broadcast medium, everyone now has access to an online printing press that can potentially reach tens of millions of people”.

Ogni business company moderna che vuole essere competitiva e all’avanguardia deve utilizzare tutti gli strumenti tecnologici e i nuovi media a sua disposizione per raggiungere il proprio target di riferimento, attraverso una comunicazione integrata ed efficiente.

Il web, le tecnologie mobile, i social network sono opportunità che non è possibile non sfruttare (anche perché lo farà qualche concorrente prima e meglio di te, costringendoti a rincorrerlo arrancando).

EC = ME : Every Company is a Media Company