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Lettera aperta a Luigi De Magistris (Sindaco di Napoli)

Caro Sindaco Luigi De Magistris,

le devo chiedere scusa, perché invece di scrivere a lei qualche giorno fa ho scritto al Presidente della Provincia di Napoli Luigi Cesaro, pensando che lui avesse più poteri, fosse più importante, avesse più competenze del sindaco più invidiato d’Italia. Certe cose non vanno dette neanche per scherzo.

Lei può tutto, più di tutti. Mi scusi.

Tornando a noi, penso che abbia sentito di quella cosetta dell’autobotte che si è ribaltata, incendiata, scoppiata, rotolata giù da un ponte qualche giorno fa (43 giorni per l’esattezza, 43).

Beh niente di che si figuri, lei sicuramente avrà problemi di più stringente attualità: il Napo la moneta di Napoli, sciorinare massime e aforismi su Twitter e Facebook, dichiarare che a Napoli le blatte non ci sono (anche se alcuni potrebbero testimoniare che le blatte esistono e parlano un napoletano quasi perfetto, ma sono i soliti detrattori).

Insomma mi scusi, di nuovo.

Tuttavia, umilmente, le sarei veramente grato se il problemino di cui sopra venisse, non dico risolto, ma almeno affrontato.

Mi rendo conto che certe cose lei non lo può sapere, perché vivendo nelle zone alte della città – quelle dei supereroi – non è abituato a percorrere (tenetevi forte) la “ex strada statale 162 dir del Centro Direzionale (SS 162 dir), ora strada provinciale ex SS 162 dir del Centro Direzionale (SP ex SS 162 dir)” di cui un tratto è di competenza del Comune di Napoli.

(Ho scoperto che le strade hanno nomi più lunghi degli aristocratici.)

E qual è il tratto di competenza del Comune di Napoli? Su dai, qual è? Non è difficile :-).
Beh sì è proprio quello in cui è avvenuto l’incidente e che dopo 43 giorni è ancora chiuso al traffico.

Come avevo anticipato al suo rispettabilissimo collega (ah non è suo collega? mi scusi), in Giappone anche i piccolotti dal muso giallo hanno avuto dei lievi disguidi qualche tempo fa: un terremotino ha fatto parapot, un centraluccia nuclearuccia ha fatto booom ed uno tsunamino ha fatto splash.
Qualche casetta è caduta, qualche strada è saltata, un paio di linee telefoniche si sono interrotte (niente che i tecnici del comune di Napoli non avrebbero potuto risolvere in pochi minuti) ma, mi capirà, questi orientali non sono delle cime come noi, non sono stati velocissimi però in 6 giorni hanno ricostruito un’autostrada.

Non rida e non li derida. 6 giorni sono fuori da tutti gli standard del super comune del super sindaco di Napoli, però non possiamo negare che almeno ci hanno messo l’impegno.

Se fosse stata competenza della Provincia, ed è chiaro che quelli lì che non sanno avvitare neanche una lampadina, c’erano poche speranze di risolvere in pochi giorni, ma noi seguaci del supereroe partenopeo ci chiediamo: come mai il mitico De Magistris dopo 43 giorni ancora non ci da la possibilità di andare a lavoro senza buttare il sangue?

Non siamo in tanti, circa mezzo milione, ed in confronto ai 6 miliardi e rotti della popolazione mondiale di cui lei si prende cura ogni giorno siamo veramente delle caccolette.
Ma se lei nella sua immensa sapienza, onniscenza e onnipresenza potesse portare avanti anche la nostra pratica gliene saremmo grati immensamente.

Con ammirazione, stupore e meraviglia la ringrazio,
un suo patito fan,

Gabriele Granato


Pubblicato da Gabriele Granato

Founder @ 3d0 - Docente @ LUMSA - Presidente @ Fare Digitale - Papà orgoglioso. Credo nella cultura digitale e nel meraviglioso sorriso di mia moglie.