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Lo Zahir (Paulo Coelho)

Per questo è importante lasciare che certe cose se ne vadano. Si distacchino.
Gli uomini hanno bisogno di comprendere che nessuno sta giocando con carte truccate:
a volte, si vince; a volte, si perde.
Non aspettarti che riconoscano i tuoi sforzi, che scoprano il tuo genio, che capiscano il tuo amore.
Bisogna chiudere i cicli. Non per orgoglio, per incapacità o superbia.
Semplicemente perché quella determinata cosa esula ormai dalla tua vita.
Chiudi la porta, cambia musica, rimuovi la polvere.
Smetti di essere chi eri e trasformati in chi sei.

Paolo Fresu di Massimo Chioccia and Olga Tsarkova
Paolo Fresu di Massimo Chioccia and Olga Tsarkova

Bisogna sempre sapere quando una fase giunge alla fine. Concludere un ciclo, chiudere un uscio, terminare un capitolo: non importa come lo si definisca, ciò che conta è lasciare nel passato quei momenti di vita che sono finiti.

La condizione umana, Magritte
La condizione umana, Magritte

Ma mi ero reso conto che coloro che si dicevano maestri e detentori dei segreti della vita, che affermavano di conoscere le tecniche che avrebbero potuto dare a qualsiasi uomo la capacità di ottenere ciò che voleva, avevano ormai smarrito il legame con gli insegnamenti antichi. Percorrere il cammino di santiago, entrare in contatto con gente comune, scoprire che l’universo parla un linguaggio individuale – un linguaggio fatto di “segni” e di segnali – e che per capirlo basta guardare con la mente sgombra da retaggi e pregiudizi ciò che accade intorno a noi… tutto ciò mi ha fatto dubitare che l’occultismo fosse davvero la sola porta che consentisse di accedere a quei misteri. È molto importante prestare attenzione.
Le lezioni arrivano sempre quando sei pronto.

La scuola di Atene, Raffaello Sanzio
La scuola di Atene, Raffaello Sanzio

Se sarai attento ai segnali, apprenderai tutto ciò che ti è necessario per il prossimo passo.

Coro Pop Salerno – Tammurriata Nera

Passeggiando per Salerno mi imbatto nel Coro Pop diretto da Ciro Caravano, voce storica dei Neri Per Caso, che interpreta in maniera fantastica la storica Tammurriata Nera 🙂

Inutile dirlo: sono proprio bravi!

ll Coro Pop dell’Università di Salerno nasce nel 2006 per iniziativa dell’Associazione Musicateneo, sotto la direzione del M° Ciro Caravano (noto al pubblico come uno dei cantanti, nonché produttore, arrangiatore e direttore, del gruppo vocale Neri per Caso) e il coordinamento del prof. Paolo Coccorese.
Nei propri concerti il gruppo, che consta numerosi cantanti provenienti a vario titolo dall’Ateneo salernitano, esegue brani celebri di musica leggera italiana ed internazionale, rielaborati, rivisti e riarrangiati in modo originale dallo stesso direttore in chiave “a cappella”.
Accanto al desiderio di fare musica con impegno e passione in un’atmosfera complice e allegra, il Coro Pop si propone di rivisitare, attraverso nuove chiavi di lettura, alcuni famosi brani pop, esaltandone l’originalità dei motivi e la ricchezza dell’armonia.

coro_pop_salerno

La #cookielaw all’italiana

Il 3 giugno 2015 verrà ricordato come l’armageddon della tutela della privacy, il giorno dell’apocalisse della profilazione, il momento in cui i BISCOTTI presero il potere!

Tuttavia poi basta andarsi a fare un giro sui sito web delle nostre istituzioni e ci si rende conto che se non si sono adeguati loro forse tutto questo sbattimento è alquanto ingiustificato 🙂

www.interno.gov.it/it
www.garanteprivacy.it
www.quirinale.it
www.europa.eu
www.Trenitalia.com
www.mef.gov.it (ATTENZIONE questa è bella e può fare scuola 😀 qui il bannerino c’è ma non hanno anonimizzato Google Analytics e quindi non vengono bloccati preventivamente i cookie di profilazione)
– e via così come sopra

Insomma la solita cosa all’italiana, un casino tremendo, chi si adegua e chissenefraga! alcuni si gettano dalla finestra, altri che cercano di racimolare qualche spicciolo lucrando sull’ansia e l’ignoranza, altri spengono tutto e si danno all’ippica.

Alla fine il risultato è che si tratta di la cookielaw è una normativa inutile se applicata (male) in questo modo e che non tutela la privacy ma va solo a rendere ancor più caotico un mondo che – tra Digital Guru (che a stento sanno accendere un computer), Fuffa Agency (che vendono pure la nonna in carriola) ed esperti del digitale (inteso come Mediaset Premium) – quest’altra corazzata Potemkin se la sarebbe risparmiata volentieri.

(Tratto dal libro bestseller “Come rovinare l’unico settore in enorme crescita in un paese che di problemi veri ne ha fin troppi e questo, cari miei, non lo era affatto!“)

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