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Economia della Serenità

Ho cercato su Google nessuno ha mai parlato dell’Economia della Serenità!

Quindi questa definizione è mia, la rivendico, diventerà una teoria più forte di quella sul pensiero debole; insomma ci scriveranno libri e ci camperanno decine e decine di persone.

E naturalmente come tutti i geni incompresi io non potrò godermi i frutti e gli onori di questa rivoluzione socio-culturale che cambierà il destino del mondo intero… porcacciazozzarellacheingiustizia :-).

PS. qui si scherza ma la serenità sarà realmente il valore aggiunto, la moneta di scambio, il plus che reggerà le relazioni umane, ne sono certo!

sei

La Follia collettiva e il Winner Taco

Una domandina per tutti gli appassionati (bah!) del #WinnerTaco: ma se era così buono e frotte di genti se lo mangiavano, perché era stato messo fuori produzione?

Insomma è come se domani Rai YoYo decidesse di non trasmettere più Peppa Pig, come se la Ferrero smettesse di produrre la Nutella (oddio, ho bestemmiato, chiedo perdono), come se il PD preferirebbe la qualunque all’unico che potrebbe “forse” vincere le elezioni (ops…).

Ma chi è Tafazzi il tizio dell’Algida?
Gli piace di soffrire e la sera si fa frustare da una squadra di camionisti bulgari?

Io più che sul ritorno del Winner Taco (ma ci faranno una trilogia?), indagherei sulla infermità mentale dei dirigenti algidesi o su tutti quanti noi che non abbiamo niente di meglio da fare che parlare di un gelato che il croccantino all’amarena se lo fuma a colazione 😉 .

WinnerTaco-01

[Ecco ci sono cascato pure io ed ho contribuito a questa gigantesca catena di sant’antonio digitale su un gelato che quando (e se) uscira, costerà il doppio e sarà grande la metà!]

Non correre, mai!

Spot incisivo ed efficace sul rispetto dei limiti di velocità. Ma terrificante.
Se non te la senti non lo guardare; ma se di solito o qualche volta corri, guardalo, fatti sotto dalla paura e non correre mai più!

Perché anche se non commetti nessun errore, qualcun altro potrebbe commetterlo e se vai veloce non puoi evitarlo.

Quindi non correre.

MAI!!!

no

La Mamma e il Marketing

Lo sanno tutti, la mamma è sempre la mamma ed ha un potere evocativo incredibile.

E naturalmente i marpioni del marketing non si potevano lasciar scappare un’occasione ghiotta come le olimpiadi invernali di Sochi 2014.
Se poi si tratta di quelli (bravi bravi) di Procter&Gamble ecco allora che esce fuori uno spot incredibilmente bello, vero e toccante. Uno spot che tocca le corde giuste e che riesce a far parlare quella vocina nascosta dentro ognuno di noi, che emozionata dice: Thank You, Mom!

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Ribadisco la mia idea sul Network (Multilevel) Marketing

Un po’ di tempo fa ho scritto un post sul Network Marketing (o multilevel, chiamatelo come vi pare) e dopo centinaia di commenti e insulti posso affermare tranquillamente ciò che pensavo anche allora: il network marketing è qualcosa che andrebbe evitato a tutti i costi.

Un sistema malato!

Talmente malato che molti commenti al mio post (naturalmente negativo che ne dice di tutti i colori sul multilevel marketing) sono di persone che propongono di affiliarsi al loro network.
Insomma, vuol dire che non stai bene!

Io ti faccio una schifezza che più schifezza non si può e tu che fai? Mi proponi di entrare nel tuo gruppo?
Ok qui ci vuole il 118!

Alla fine dico solo una cosa alle persone disperate o meno che stanno prendendo in considerazione l’idea: al mondo nessuno regala niente a nessuno, men che meno un posto di lavoro.
Quindi se non è difficile ottenerlo, se non è duro trattenerlo, se non bisogna lottare con i denti tutti i giorni quello non è un posto di lavoro.
Pertanto il network marketing non è vero lavoro! 

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